Audizione presso VII Commissione Cultura Camera dei Deputati – Esame del DDL C. 2423, recante disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico e proposte abbinate

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Riportiamo di seguito il testo del nostro intervento presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati in merito al DDL C.2423 in tema di consenso informato in ambito scolastico

Gentile Presidente, onorevoli Membri della VII Commissione,

a nome dell’Associazione Articolo 26 – membro del FONAGS – vi ringraziamo dell’opportunità che ci state offrendo. Dal 2014 ci occupiamo di tutelare l’alleanza tra famiglia e scuola e il diritto educativo dei genitori, sancito dall’omologo articolo della DUDU, e da allora attendevamo una legge come questa, che riteniamo necessaria.

Dalla nostra esperienza, infatti, emerge ancora oggi una diffusa difficoltà nel riconoscere la “libertà di scelta delle famiglie” e la loro effettiva compartecipazione all’educazione dei figli, come se fossero culturalmente non in grado di esercitare il proprio diritto senza un’adeguata guida o tutela da parte dello Stato o di specialisti esperti. Eppure, è la Costituzione italiana che assegna loro il diritto e il dovere di educare e istruire i propri figli (art. 30).

La famiglia costituisce “la prima scuola di umanità”, un luogo in cui si trasmettono e si vivono i valori fondamentali. La sua competenza, non solo tecnica o pedagogica, ha una valenza antropologica, fondata sul rapporto unico e insostituibile tra genitore e figlio. In essa si trovano “giacimenti sapienziali”, ambienti affettivi, tessuti comunicativi insostituibili.

Per rispondere alle sfide di una società complessa e frammentata, la scuola deve investire su valori fondamentali quali la sussidiarietà e il pluralismo, aprendosi al confronto e alla trasparenza nei rapporti con ragazzi e genitori. L’accordo tra scuola e famiglia deve essere raggiunto attraverso il confronto democratico, coinvolgendo i rappresentanti dei genitori e anche le loro associazioni.

La proposta di legge sul consenso informato, che valutiamo molto positivamente, introduce procedure importanti per un coinvolgimento più significativo delle famiglie. Uno strumento legislativo che preveda informazioni complete riguardo ai temi sensibili, e che consenta ai genitori di acconsentire o dissentire, garantendo anche una attività alternativa, favorisce una collaborazione più convinta ed efficace.

Entrando nello specifico del Disegno di legge n. 2423 e delle abbinate proposte di legge:

ART 1 comma 1

Nella nostra esperienza di associazione, abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni di progetti non solo attinenti all’ambito della sessualità, ma anche a quello dell’affettività spesso sconfinanti in ambiti morali, con un rischio di invasione della sfera privata e del ruolo prioritario della famiglia. Per questo siamo a chiedere di ampliare questo concetto nel testo di legge, indicando all’articolo 1 “temi attinenti l’ambito sessuale-affettivo o di stretta rilevanza morale”, come specificato dalla proposta abbinata n. 2271.

ART 1 Comma 2

Si suggerisce di declinare in modo univoco tutte le attività scolastiche a cui si riferisce la legge, evitando di nominarle in commi separati, per favorire maggiore chiarezza e uniformità di trattamento. E’ opportuno specificare che si tratta di attività extracurriculari e di quelle previste nell’offerta formativa ampliata, garantendo altresì la presenza dell’attività alternativa per tutte.

Sottoponiamo la possibilità di declinare nel testo di legge anche le attività attinenti al PCTO: ricordiamo a tal proposito recenti fatti di cronaca in cui un attore porno è stato invitato da una scuola proprio nell’ambito di tali attività.

ART 1 Comma 3

Valutiamo positivamente nonché irrinunciabile, la fruizione di attività formative alternative.

ART 1 Comma 4

Valutiamo positivamente l’esclusione nelle scuole dell’infanzia e primarie di attività didattiche e progettuali che trattano temi attinenti alla sessualità. Ma al contempo chiediamo forme di tutela per possibili attività riguardanti l’ambito dell’educazione affettiva.

Sottolineiamo altresì che anche alla scuola secondaria di primo grado i ragazzi sono molto giovani, per cui sarebbe importante precisare una tutela particolare anche in questa fase, valorizzando percorsi di collaborazione e alleanza tra scuola e famiglia per situazioni particolari.

ART 2

Accogliamo favorevolmente quanto previsto in merito all’individuazione di professionisti esterni e di rappresentanti di enti o associazioni coinvolti (art. 1, comma 2). Chiediamo che tale modalità venga estesa anche a coloro che intervengono nelle assemblee di istituto, garantendo la massima trasparenza e correttezza.

Altre considerazioni

Prendendo spunto dalla P.L. 2278 (all’art.2 c.5), riteniamo auspicabile una figura di garanzia per i genitori: un docente che presenziando alle lezioni di esterni si renda garante della rispondenza di dette lezioni con l’informativa presentata in sede di consenso informato.

Gentili,
desideriamo ringraziarvi per l’ascolto attento e mai scontato. Auspichiamo che l’iter di questa proposta di legge possa proseguire con determinazione poichè la nostra storia associativa ci conferma che moltissimi genitori non solo hanno il diritto di scegliere l’educazione dei propri figli, ma lo rivendicano, come diritto fondamentale che deve essere tutelato e reso concreto anche in Italia.

Grazie.

Roma, martedi 1 Luglio 2025

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