Il Buono Scuola è una vittoria delle famiglie e della Costituzione

0

Roma, 19 dicembre 2025 – L’approvazione in Commissione Bilancio dell’emendamento che introduce il Buono Scuola nazionale rappresenta un passaggio storico per la libertà educativa in Italia e un segnale concreto che il Parlamento ha finalmente raccolto il grido delle famiglie.

Articolo 26, da sempre impegnata nella tutela del diritto costituzionale dei genitori di scegliere l’educazione dei propri figli, esprime grande soddisfazione per questo risultato, frutto di anni di lavoro culturale e istituzionale.

Carlo Stacchiola, Presidente di Articolo 26, dichiara: “Il voto di oggi è un passo avanti decisivo verso l’attuazione reale degli articoli 30, 33 e 34 della Costituzione. Il Buono Scuola non è un privilegio, né un favore alle scuole paritarie: è una misura di giustizia sociale che permette alle famiglie con redditi più bassi di esercitare un diritto che finora era nei fatti riservato solo a chi poteva permetterselo. Siamo grati ai parlamentari che hanno sostenuto questo percorso e al Governo che merita riconoscenza per aver accolto, sin dalle prime interlocuzioni, la necessità di intervenire in questa direzione.”

Già nelle settimane scorse Articolo 26, insieme ad altre associazioni rappresentative di famiglie, dirigenti e docenti, aveva salutato con favore il fatto che l’emendamento fosse stato inserito tra quelli prioritari. Oggi la sua approvazione conferma la bontà del percorso intrapreso. “È una vittoria delle famiglie e un riconoscimento del loro ruolo fondamentale nel sistema educativo,” prosegue Stacchiola.

“Le scuole paritarie — lo ripetiamo da sempre — sono scuole pubbliche. Negarlo significa ignorare la legge 62/2000 e alimentare un dibattito ideologico che danneggia proprio i più fragili: i bambini e le famiglie che non possono permettersi di scegliere”. Articolo 26 ricorda che il sistema paritario consente allo Stato un risparmio notevole, tanto che senza il contributo delle scuole paritarie, l’intero sistema pubblico collasserebbe sotto il peso dei costi e dell’insufficienza strutturale dell’offerta.

Il Buono Scuola:

  • non sottrae risorse alla scuola statale
  • non crea disparità
  • non favorisce i più benestanti

ma al contrario permette ai redditi medio-bassi di accedere a un servizio pubblico riconosciuto dalla legge.

“Ora chiediamo che tutte le forze politiche — anche quelle riformiste dell’opposizione che hanno sostenuto la legge di parità del 2000 — superino pregiudizi ideologici e guardino al bene comune,” aggiunge Stacchiola. “La libertà educativa è un diritto, non un lusso. E ogni famiglia deve poterlo esercitare, non solo quelle più abbienti.”

L’associazione seguirà con attenzione l’iter parlamentare fino all’approvazione definitiva, pronta a fornire contributi tecnici e a mantenere aperto il dialogo con Governo, Parlamento e altre realtà associative.

“Oggi è un giorno importante per l’Italia,” conclude Stacchiola. “Se il Buono Scuola verrà confermato, migliaia di famiglie potranno finalmente respirare e scegliere liberamente ciò che ritengono migliore per i propri figli, come la Costituzione garantisce.”

Comments are closed.

Exit mobile version