Le Associazioni firmatarie, in rappresentanza di famiglie, dirigenti, docenti e scuole sono particolarmente soddisfatti nell’apprendere che l’emendamento che propone l’avvio dell’introduzione di un buono scuola nazionale abbia superato il primo filtro del Parlamento e sia entrato tra i 414 considerati prioritari da discutere in aula, questo costituisce una prima gratificazione del grande lavoro svolto nell’ultimo anno teso a far riemergere i dettami della Costituzione che nel combinato disposto degli articoli 3, 30, 31, 33, 34, 118 sancisce che la libertà di scelta educativa è un diritto costituzionale e consente di avviare una stagione di aiuti diretti alle famiglie.
Ringraziano in particolare i Senatori di FI e di Noi Moderati che hanno creduto, seguito ed ottenuto questo risultato.
Si augurano che anche gli altri partiti di maggioranza, in coerenza con i positivi interventi tenuti sia dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sia dal Ministro Giuseppe Valditara a fine estate si uniscano loro e concretizzino l’approvazione dell’emendamento, a ulteriore potenziamento delle politiche di sostegno alle famiglie.
Auspicano che i parlamentari della sinistra riformista, quella sinistra che con il compianto Ministro Luigi Berlinguer ha portato all’approvazione della legge di parità 62/2000, superati gli ostacoli ideologici, si uniscano all’approvazione dell’emendamento, memori dell’insegnamento di Luigi Berlinguer che ricordava sempre che la legge di parità è una legge di sinistra perché permette alle famiglie meno abbienti di poter usufruire di servizi che altrimenti sarebbero possibili solo ai ricchi.
L’emendamento è stato presentato in forma ridotta per avere minima incidenza sulla legge di bilancio e chiede una copertura di 20 milioni riferito alle sole famiglie dei settori della secondaria di I grado e del primo biennio secondaria di II grado, secondo quanto previsto dall’ articolo 3 della Costituzione.
Ribadiscono a quella parte di opposizione che subito ha reagito nella conosciuta modalità ideologica, che l’intervento richiesto non è un “regalo” alla scuola paritaria, ma uno stanziamento doveroso, nel rispetto degli articoli 3 e 30 della Costituzione, che permette alle famiglie meno abbienti di esercitare il loro diritto costituzionale.
Seguiremo con attenzione il dibattito in Senato nella speranza che questo raggio di luce sia foriero di una bella giornata in cui finalmente le famiglie meno abbienti, dopo anni di emarginazioni, possano finalmente iniziare ad esercitare i loro diritti.
News dall'Associazione
- Le scuole paritarie sono scuole pubbliche: garantiamo la libertà di scelta educativa per tutte le famiglie
- Prioritario l’emendamento alla Legge di Bilancio che prevede il Buono Scuola
- Comunicato Stampa – Consenso informato a scuola: accelerare sulla messa a punto della proposta di legge
- La giornata formativa di TodiEDU2025
- TodiEDU2025 – Il programma della giornata formativa
- TodiEDU25 Educare con cuore e mente – 13 settembre a Todi
- Audizione presso VII Commissione Cultura Camera dei Deputati – Esame del DDL C. 2423, recante disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico e proposte abbinate
- Comunicato Stampa – Articolo 26: Soddisfazione per il provvedimento sul consenso informato

