Family Day – Un segno da portare nel cuore

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Non abbiamo bisogno di aggiungere tante parole alle immagini del Family Day: nei nostri occhi portiamo le istantanee di una distesa umana, un popolo che in maniera compatta si è alzato in piedi per difendere i diritti dei più piccoli e testimoniare il valore assoluto della famiglia.

Ringraziamo di cuore prima di tutto i soci di fuori Roma per la loro inesauribile energia e poi tutti coloro che ci sono passati a salutare al nostro punto di ritrovo, contrassegnato da quel pallone che si alzava alto nel cielo come le nostre voci…

Quale che sia l’esito parlamentare dell’iter di questa legge è stato fondamentale essere lì per “scrivere un pezzo di storia”. Lo dicevamo nel comunicato di adesione al Family Day e lo abbiamo sperimentato in ogni momento:

“Sarà un bellissimo giorno da trascorrere insieme e da ricordare poi nel tempo a venire!”

Nei volti dei presenti un clima festoso, ma al contempo la fermezza di chi si schiera dalla parte del valore della ragione e della libertà educativa per i propri figli, contro il pensiero unico imposto forzosamente alla nostra società.

Genitori che, lungi dall’essere un mero “concetto antropologico” (cit. vedi video), in mezzo a tante difficoltà sono scesi in piazza in qualità di primi garanti dei bambini e dei loro diritti, a partire dai fondamentali diritti educativi; per dire no ad ogni forma di ideologia, in primo luogo quell’ideologia gender, verso cui anche in questa piazza, come in quella del 20 Giugno, si è levato il nostro deciso “No”.

Come genitori ed educatori abbiamo il dovere di difendere la famiglia fondata sulla complementarietà maschile e femminile, per il bene di tutti, perché “se tutto è famiglia, allora niente sarà più famiglia” e a farne le spese saranno i più piccoli, anche per le ricadute in ambito educativo e scolastico.

La grancassa dell’informazione schierata con il pensiero unico è già ripartita alla carica con l’obiettivo di dire che il gender non esiste e di negare il primato dei genitori sull’educazione dei figli, principio inequivocabilmente sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”, all’indomani di uno dei capitoli più bui della storia occidentale in cui un regime totalitario utilizzò proprio la scuola come strumento di propaganda ed indottrinamento.

“Ai genitori spetta la priorità nella scelta dell’istruzione da impartire ai propri figli”

Bene, se si vuole disconoscere i diritti dei genitori, allora lo si faccia apertamente, stralciando in maniera pubblica e di fronte al mondo intero quel comma 3 dell’articolo 26; ma si sappia che tale principio fu stabilito proprio all’indomani di uno dei capitoli più bui della storia europea occidentale, quando un regime totalitario utilizzò proprio la scuola come strumento di propaganda ed indottrinamento delle masse.

Come genitori responsabili, ed in contrasto con la legittimazione di forme di sfruttamento francamente disumane (si veda video seguente) raccogliamo la sfida a sostenere con decisione il valore della libertà educativa e a cambiare la scuola come soggetti attivi all’interno di essa, con la forza di questa piazza, contro ogni ideologia e per il bene di tutti.

#Nounioniocivili#NoCirinnà

Pubblicato da Massimiliano Esposito su Martedì 2 febbraio 2016

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