Il MIUR apre al “costo standard” nella scuola: una delle chiavi per la libertà educativa

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L’introduzione del costo standard (cioè la determinazione della cifra monetaria da spendere per l’istruzione di uno studente) nella scuola è una delle chiavi principali per la reale libertà educativa dei genitori: con questo strumento i genitori potrebbero finalmente effettuare una scelta libera della scuola che preferiscono per i propri figli senza discriminazioni di tipo economico. Oggi infatti le famiglie che intendono scegliere una scuola paritaria si trovano nella condizione di dover pagare due volte i costi scolastici per i propri figli, prima versando le tasse e poi pagando la retta scolastica. E di fatto tutto ciò preclude una libera scelta della formazione dei figli specie alle famiglie meno abbienti o più numerose.

Rileviamo con soddisfazione che il lavoro di sensibilizzazione svolto dalle associazioni di genitori di questi anni sta raccogliendo i primi importanti frutti, e nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha aperto sulla possibilità di inserire il costo standard nella scuola: “Quattro giorni fa ho firmato la costituzione del gruppo di lavoro che dovrà definire il costo standard, perché dopo 17 anni è venuto il momento di iniziare a fare sul serio sul pluralismo formativo”.

Ci auguriamo che alle dichiarazioni di intenti del ministro seguano presto i fatti e si possano mettere le prime basi concrete per raggiungere in tempi accettabili questo risultato “di civiltà”.

Qui sotto un breve video tratto da “Il diritto di apprendere” che aiuta a comprendere obiettivi e sostenibilità del progetto.

 

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