Con la nota circolare emessa dal Miur (si veda a fondo pagina il documento) la libertà educativa dei genitori da oggi è maggiormente tutelata all’interno delle scuole: si tratta di una conquista importante, uno dei primi obiettivi per cui ha lavorato Articolo 26 dalla sua fondazione. Un percorso di anni che giunge ad una svolta decisiva e dà l’iniezione di fiducia, la spinta e il coraggio per dare concretezza alle azioni che l’associazione ha attivato su tanti aspetti della libertà di educazione: per fare questo e per essere incisivi in sfide sempre più grandi – fino al riconoscimento completo della libertà di scelta educativa e scolastica dei genitori – abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i genitori che condividono i nostri intenti e a cui chiediamo quindi di associarsi o di dare un contributo con generosità.
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Dall’ultimo studio della fondazione Novae Terrae emerge che non solo esiste una relazione profonda tra una buona e libertà educazione e i valori della democrazia e la libertà sociale, ma molto spesso proprio la libertà di educazione è un elemento importante per lo sviluppo civile e sociale dei paesi del mondo
Questa la definizione del “costo standard” così come riportata da Wikipedia: cosa lega questo concetto al mondo della scuola? Perché può diventare determinante nella libertà educativa dei genitori? Ce lo spiega questo contributo tratto da OS
Nei giorni scorsi il MIUR ha aperto sulla possibilità di inserire il costo standard nella scuola: “Quattro giorni fa ho firmato la costituzione del gruppo di lavoro che dovrà definire il costo standard, perché dopo 17 anni è venuto il momento di iniziare a fare sul serio sul pluralismo formativo”. Qui un breve approfondimento sul significato di costo standard per studente.
Dal 6 all’11 Novembre si svolge la “Settimana per la Libertà di Educare” . Invitiamo i genitori a consegnare e far protocollare presso le segreterie scolastiche – sempre secondo le modalità di un dialogo costruttivo e se possibile anche in gruppo – la richiesta di informativa e di recepimento del Consenso Informato Preventivo sulle iniziative collegate a temi educativi sensibili. Se vi può aiutare nel vostro dialogo con la scuola potete anche riferirvi all’iniziativa nazionale sotto descritta, per spiegare l’importanza di questo gesto. Che non è per un “no” ma per un “sì”: alla libertà educativa, a progetti davvero condivisi tra scuola e famiglia.
“Articolo 26” sostiene la campagna per l’eliminazione delle discriminazioni economiche nel Servizio Nazionale di Istruzione.
Partecipiamo tutti per una libertà educativa a 360°
I referenti delle realtà del Family Day sono stati ricevuti ieri dal Ministro Fedeli per discutere il consenso informato preventivo dei genitori sulle attività a rischio Gender
Riportiamo di seguito, per ragioni di chiarezza, le tappe relative al dibattito sulla libertà educativa secondo quanto riportato da Orizzonte Scuola.
La pubblicazione del comunicato dei Cobas Bologna in merito a presunte ingerenze di associazioni locali riguardo a iniziative educative controverse e divisive esigeva da parte nostra una presa di posizione in favore dei diritti costituzionali dei genitori
Considerazioni a margine di un comunicato stampa dei Cobas, che mette in dubbio la libertà educativa dei genitori
Come genitori e di insegnanti, riteniamo fondamentale per la società intera la questione della libertà…
