DDL ZAN – ARTICOLO 26: NO ALLA CALENDARIZZAZIONE. LA POLITICA SIA VICINA ALLE REALI ESIGENZE DELLE FAMIGLIE E DEL PAESE

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Come Associazione nazionale di genitori impegnata per l’educazione e la scuola e membro del FoNAGS, il Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori Nella Scuola presso il MIUR, esprimiamo grave preoccupazione per l’ipotesi di calendarizzazione del ddl Zan in Commissione Giustizia al Senato. Questo ddl che vorrebbe contrastare forme di discriminazione contro alcune categorie di persone non solo sarebbe inutile, prevedendo già il nostro ordinamento tutti gli strumenti giuridici necessari a contrastare ogni tipo violenza, ma addirittura dannoso, poiché introdurrebbe pesanti limitazioni per la libertà di espressione e di educazione, diritti fondamentali riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dalla nostra Costituzione.

Un genitore potrebbe infatti incorrere in sanzioni e pene detentive solo per il fatto di voler legittimamente trasmettere ai figli la propria visione sulla famiglia o sul matrimonio, o qualora chiedesse alla scuola di non imporre ai propri figli idee in contrasto con le proprie, ad esempio quel modello di fluidità sessuale che già pervade tutti i media e i social e che minaccia sempre più anche la scuola pubblica. E anche gli insegnanti, che già oggi sono quotidianamente impegnati nel trasmettere i valori dell’accoglienza e del rispetto verso chiunque, vedrebbero minacciata la loro libertà di insegnamento, a causa del clima di sospetto e di paura che si verrebbe a creare se questo ddl fosse approvato.

Ciò mette in luce l’intento fortemente ideologico del ddl Zan: introdurre nelle scuole insegnamenti in contrasto con il sentire di centinaia di migliaia di genitori che si sono appellati alle Istituzioni a più riprese in questi anni, proprio per denunciare il tentativo di imporre tali insegnamenti scavalcando i loro diritti. Proprio mentre famiglia e scuola attraversano la crisi epocale legata alla pandemia che stiamo vivendo, vorremmo una politica più vicina alla vita reale dei cittadini, quindi con ben altre priorità: ci appelliamo al Governo e ai singoli Senatori affinché fermino questa legge liberticida e dannosa per bambini e ragazzi, e invitiamo tutti i parlamentari e i cittadini di ogni appartenenza politica ad approfondire gli aspetti più critici di questo provvedimento e ad opporsi ad esso in tutte le forme possibili.

Roma 30/03/2021

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Riferimenti e contatti
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3491685913

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