Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    News dall'Associazione
    • Comunicato Stampa – Articolo 26: Soddisfazione per il provvedimento sul consenso informato
    • Caro Avvenire ti scrivo…
    • Joint Statement on Protecting Children from Gender Ideology
    • 25 anni di Legge di parità e dote scuola: dare compimento alla libertà educativa
    • L’importanza di un educatore e la libertà educativa dei genitori
    • Rinnovo Adesione 2025
    • Il decennale di Articolo 26 – 21 settembre a Todi
    • “Mente e corpo uniti per amare” – nel corso avanzato anche Articolo 26
    Articolo 26 APS
    • Home
    • Chi siamo
      • Chi siamo
      • Visione
      • Missione
    • Aderisci
      • Aderisci ad Articolo 26
      • Rinnovo Adesione 2025
    • Sostienici
      • 5×1000
      • Donazioni
    • Attività
      • Video
      • Speciale elezioni genitori
    • Contatti
      • Contatti
      • Sedi
    • Materiale
    • Blog
    Articolo 26 APS
    You are at:Home»Educazione»“Disintermediazione della conoscenza”: una espressione difficile, una realtà sfidante da affrontare

    “Disintermediazione della conoscenza”: una espressione difficile, una realtà sfidante da affrontare

    0
    By Articolo 26 on 12 Agosto 2019 Educazione

    Il sole 24 ore, con un interessante articolo che riprendiamo (link), accende i riflettori sul tema della “disintermediazione della conoscenza”. E’ sotto gli occhi di tutti, ma forse dobbiamo realizzarlo e mettere a fuoco meglio, che l’accesso tramite dispositivo mobile personale al mondo di internet dall’età di 11 anni (questo recitano le statistiche sul momento in cui noi genitori regaliamo lo smartphone ai nostri figli) rischia di tagliare fuori noi stessi genitori – e gli educatori che incarichiamo per nostro conto della formazione dei ragazzi – dai processi classici dell’educazione: va detto che, a partire dall’età dell’adolescenza non ci risulta che i genitori siano mai stati in tempi recenti i primi “influencer” dei figli, ma l’impressione è che la virtualizzazione delle relazioni rischi oggi di farci sfuggire ancor di più tutto di mano.

    L’inganno contemporaneo della conoscenza disintermediata
    Da Il sole 24 ore – di Vittorio Pelligra

    La cultura, la sua trasmissione, è ancora, fondamentalmente, una questione di relazioni. L’inganno dell’accesso disintermediato all’informazione e al sapere è un inganno. L’intermediazione, il rapporto con chi ha potuto fare esperienza, accumulare conoscenze, metterle alla prova rimane ancora una spinta evolutiva potente, sia individuale che collettiva. […]

    […]

    Siamo una “specie culturale” soggetta ad una interessantissima forma di coevoluzione nella quale la genetica influenza la cultura e, viceversa, la cultura, modificando l’ambiente, influenza la nostra storia genetica. Circa due milioni di anni fa, probabilmente, l’evoluzione culturale cominciò ad essere la principale spinta alla nostra evoluzione genetica. La capacità di apprendere e di trasmettere un corpo di conoscenze che si acquisiscono in maniera cumulativa e vanno a costituire la cultura dei popoli, è ciò che ci ha resi la specie di maggior successo in questo piccolo pianeta. Ma, come la storia della manioca ci spiega bene, affinché questo successo si possa realizzare attraverso la trasmissione culturale, occorre essere disposti ad apprendere, occorre che alcune specifiche condizioni siano rispettate.

    Guardando alle società tradizionali, scopriamo tratti comuni che mettono in evidenza i meccanismi necessari alla trasmissione intergenerazionale della conoscenza. Affinché la trasmissione di codici culturali e comportamenti acquisiti produca risultati favorevoli per chi li adotta è necessario capire bene chi imitare. Quando i problemi sono complessi, l’incertezza è grande e la posta in gioco è elevata, le persone tendono ad assumere atteggiamenti conformisti, cioè tendono ad imitare gli altri, ma non tutti gli altri. In genere i giovani si focalizzano sugli anziani ritenuti i più saggi, su coloro che in un certo gruppo hanno guadagnato prestigio in virtù della loro eccellenza in qualche ambito, e modelli che hanno ottenuto successi ragguardevoli proprio perché hanno applicato quegli stessi principi che tramandano.

    Siamo in qualche modo programmati a far ciò. I neuroscienziati dello sviluppo ci spiegano come, ancora molto piccoli, siamo capaci di complesse attività di “social referencing”, di orientarci, cioè, nella nostra comunità alla ricerca dei modelli da cui imparare, di modelli da imitare. Questi modelli, dal canto loro, gli esempi di prestigio e saggezza che in genere scegliamo di imitare, hanno, nelle varie popolazioni e culture, tutti, qualità simili: sono generosi nel condividere il loro sapere, sono gentili nel trasmetterlo e pazienti; queste qualità non fanno altro che aumentare il loro prestigio e la stima che gli altri membri della comunità hanno di loro e quindi la loro “imitabilità”.

    Nonostante i nostri computer, internet, i viaggi spaziali e le conquiste scientifiche, il nostro cervello, nelle ultime centinaia di migliaia di anni, non è cambiato poi molto e così il nostro bisogno degli altri, la nostra vulnerabilità e la dipendenza da un sapere che è costitutivamente comunitario e sociale. L’evoluzione, anche quella culturale, agisce, infatti, su altre scale temporali. Questo vuol dire che abbiamo, ancora oggi, bisogno di saggi gentili, di modelli cui riconoscere prestigio in cambio di conoscenze antiche e moderne.

    La cultura, la sua trasmissione, è ancora, fondamentalmente, una questione di relazioni. L’inganno dell’accesso disintermediato all’informazione e al sapere si è rivelato per quello che è, appunto, un inganno. L’intermediazione, il rapporto con gli altri, soprattutto con chi ha potuto fare esperienza, accumulare conoscenze, metterle alla prova con successo e, così, allargare lo sguardo, rimane ancora oggi una spinta evolutiva potente, sia individuale che collettiva. Ma dove sono oggi questi saggi gentili? Qual è diventata oggi la metrica del successo con cui scegliamo gli “imitabili”? Che posto riserviamo loro nelle nostre comunità? Forse solo i margini, le periferie dell’Impero.

    Ne è, probabilmente, un indizio il prestigio che socialmente attribuiamo agli insegnanti di ogni ordine e grado: praticamente nullo; così come il rapporto disfunzionale che, sempre più frequentemente, si instaura tra scuola e famiglia; per non dire della pretesa di una conoscenza autoprodotta e mal compresa, unita all’arroganza di chi si sente sempre all’altezza di ogni situazione. Sono tratti di un decadimento ormai iniziato, del sovvertimento di logiche evolutive antiche e necessarie, capaci, spesso, di farci, collettivamente, migliori di quanto, potremmo essere individualmente. Dovremmo spingerci, allora, verso quei margini e quelle periferie, come novelli Diogene, alla luce fioca della lanterna, alla ricerca di questi saggi gentili, di cui forse proprio oggi, abbiamo ancor più bisogno; per scovarli e convincerli a ritornare al centro delle nostre piazze, a riprendere la loro opera fondamentale di trasmissione, al tempo stesso fedele e creativa, della saggezza profonda della nostra specie: per imparare ad essere, sempre più, non solo “homo”, ma soprattutto “sapiens”.

    Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Le evidenze in neretto sono state inserite da noi.

     

     

    Related Posts

    Dona il tuo 5×1000 ad Articolo 26 APS

    Questionario: Confrontarsi con i genitori per orientare i giovani

    Giada e la strada stretta dell’inclusione

    Comments are closed.

    SOSTIENI ARTICOLO 26 CON UNA DONAZIONE
    Per saperne di più su Articolo 26
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Sostienici
    • Materiale
    • Speciale elezione genitori
    • Cookie policy
    • Sedi
    • Libertà educativa
    • 5×1000
    • Donazioni
    • Visione
    • Missione
    • Aderisci ad Articolo 26
    • Video
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy (UE)
    • Blog
    Categorie
    • #liberidieducare
    • #sapereducare
    • 5×1000
    • Comunicati Stampa
    • Contrasto al bullismo
    • Dall'associazione
    • DIARIO DI BORDO
    • Disabilità
    • Documenti
    • Educare all'affettività
    • Educare alle relazioni
    • Educazione
    • In primo piano
    • Inclusione
    • Libertà di scelta educativa
    • Libertà educativa
    • Scuola
    • Senza categoria
    • Video Interviste
    Archivi
    Articoli recenti
    30 Aprile 2025

    Comunicato Stampa – Articolo 26: Soddisfazione per il provvedimento sul consenso informato

    19 Aprile 2025

    Caro Avvenire ti scrivo…

    27 Marzo 2025

    Joint Statement on Protecting Children from Gender Ideology

    20 Marzo 2025

    25 anni di Legge di parità e dote scuola: dare compimento alla libertà educativa

    3 Marzo 2025

    L’importanza di un educatore e la libertà educativa dei genitori

    Disclaimer

    Questo sito/blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001
    Testi, foto, grafica, materiali audio e video inseriti nel blog sono materiali originali ove non diversamente espressamente indicato. Nel caso venisse inavvertitamente pubblicato materiale soggetto a copyright si prega di contattare il titolare del blog il quale provvederà a rimuoverlo

    Logo by Sizegraph

    Privacy Policy
    © 2025 ThemeSphere. Designed by ThemeSphere.

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Gestisci Consenso Cookie
    Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
    Funzionale Sempre attivo
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferenze
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
    Statistiche
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
    Marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
    Preferenze
    {title} {title} {title}