Il burnout degli insegnanti è un tema al centro dell’alleanza scuola-famiglia.
Diversi insegnanti in Italia si trovano a doversi confrontare con la realtà del burnout, spesso nell’indifferenza del sistema scolastico.
Qui alcuni riferimenti sul tema

Il Prof. Alessandro D’Avenia, a giudicare dal titolo del suo intervento sul Corriere, sembrerebbe diffidare dell’istruzione… al solito scorrendone i diversi passaggi, il suo contributo si rivela molto interessante, mettendo a fuoco il rapporto tra istruzione ed educazione da un’ angolazione molto originale, sorprendendo con uno sguardo ampio e acutissimo al tempo stesso.

Facciamo nostro e rilanciamo l’appello dei genitori per un impegno di tutte le forze politiche, che in Lombardia diverse associazioni tra cui AGE, AGeSC, FAES e Moige hanno rilanciato con il documento  “Genitori e scuola… siamo davvero liberi di scegliere? Di collaborare?”
All’attenzione i temi della libertà educativa, del consenso informato preventivo e del costo standard per allievo

Segnaliamo un articolo tratto da “Tecnica della scuola” che analizza implicazioni, ricadute e conseguenze dell’utilizzo sempre più esteso delle prove Invalsi. Uno spunto per appronfondire

Il tema della “stabilità” della permanenza dei docenti nella stessa sede di lavoro sta diventando una criticità per studenti e famiglie: approfondiamo con un articolo tratto da “Nuova Secondaria” – Mensile di cultura, ricerca pedagogica e orientamenti didattici.
“Quest’anno due milioni e mezzo (25% circa) di studenti hanno avuto almeno un docente nuovo in cattedra, centomila alunni con disabilità (43%) hanno cambiato docente. Il prossimo anno si replica, grazie all’accordo tra MIUR e sindacati, che supera (!) la legge vigente che, al contrario, impone ai docenti la continuità triennale di permanenza nella stessa sede…”